Altre aree di Attività
Riabilitazione
La riabilitazione legale è un servizio essenziale che permette la rimozione dei reati dal casellario giudiziale, comunemente noto come 'fedina penale'. Questo istituto è applicabile a coloro che hanno ricevuto una sentenza o un decreto penale di condanna definitivi. Ottenere la riabilitazione, consente la rimozione degli effetti penali della condanna e delle eventuali pene accessorie.
Indennizzo per ingiusta detenzione
Questa procedura offre la possibilità di ottenere un indennizzo economico, sotto forma di pagamento di una somma di denaro o rendita vitalizia, fino a un importo massimo di € 516.456,90. Per accedere a questo indennizzo, è necessario aver subito illegittimamente una restrizione della libertà personale, come il carcere o gli arresti domiciliari, quando all’esito del processo è stata emessa una sentenza di assoluzione.
Redazione della querela per la vittima del reato
Se sei vittima di un reato, hai la possibilità, entro un periodo di tempo specifico, di presentare una querela contro il suo autore. Attraverso la querela, descrivi i fatti, identifichi il responsabile e qualsiasi testimone, e dichiari formalmente la tua intenzione di procedere legalmente per stabilire la responsabilità penale dell'autore.
A differenza della denuncia, dove chi è a conoscenza di un reato ne informa semplicemente le autorità senza richiedere esplicitamente l'avvio di un procedimento penale, la querela è un'iniziativa più diretta e definita che implica una richiesta chiara di azione legale. Una querela ben formulata aumenta significativamente la probabilità che la pubblica accusa identifichi e proceda contro l'autore del reato.
Costituzione di parte civile per la vittima del reato
La costituzione di parte civile ti permette di richiedere il risarcimento dei danni, in qualità di persona danneggiata dal reato, a causa della commissione dello stesso.
A determinate condizioni, potrai costituirti parte civile nel processo penale instaurato in seguito alla presentazione di querela o denuncia.
Opposizione all’archiviazione
Quando una vittima di un reato presenta querela, il Pubblico Ministero avvia le indagini. Se queste non sembrano supportare l'accusa, il Pubblico Ministero può richiedere al Giudice per le indagini preliminari di emettere un decreto di archiviazione. Tuttavia, questo non segna la fine del procedimento. La vittima che ha presentato la querela ha il diritto di opporsi a tale archiviazione, a condizione che abbia espresso questa intenzione nella querela originale e agisca entro un periodo di tempo specifico.
Opporsi a un decreto di archiviazione richiede più di una semplice critica alle decisioni del Pubblico Ministero. È necessario fornire motivazioni dettagliate e valide per cui il caso non dovrebbe essere chiuso, indicando, per esempio, ulteriori indagini che dovrebbero essere svolte o testimoni che non sono stati ancora ascoltati.
Una volta presentata formalmente l'opposizione, il Giudice per le indagini preliminari fisserà un'udienza. Durante questa udienza, è compito dell'avvocato presentare argomentazioni convincenti per continuare le indagini. Questo passaggio è cruciale per garantire che ogni aspetto del caso sia esaminato approfonditamente e che il procedimento penale possa seguire il suo corso.
Opposizione al decreto penale di condanna alla pena pecuniaria
Quando il Pubblico Ministero riconosce la commissione di un reato, esistono circostanze specifiche entro le quali può richiedere al Giudice per le indagini preliminari di emettere un decreto penale di condanna ad una pena pecuniaria. Se la richiesta è approvata, il giudice, senza celebrare un processo formale, emetterà il decreto e lo notificherà presso la residenza della persona interessata.
Questo non segna la fine del procedimento giudiziario. Il destinatario del decreto ha il diritto di opporsi entro 15 giorni dalla notifica. L'opposizione al decreto penale è una strategia consigliata quando la sanzione pecuniaria è rilevante, in casi di proclamata innocenza, o quando si desidera percorrere altre vie legali come il rito abbreviato, il patteggiamento, la messa alla prova o l'oblazione.
Indagini difensive
Affrontare il sistema giuridico può sembrare un duello disuguale quando si considera la pubblica accusa, guidata dal pubblico ministero e supportata da forze dell'ordine come la Polizia, i Carabinieri e la Guardia di Finanza, tutte dotate di risorse per formulare accuse.
Tuttavia, una difesa efficace ha strumenti parimenti potenti: l'impiego di esperti e consulenti forensi, come genetisti, psicologi, psichiatri, e specialisti IT, fin dall'inizio delle indagini preliminari può rivelarsi decisivo. Le indagini difensive rappresentano una componente fondamentale del processo e, se applicate strategicamente, possono rafforzare significativamente la posizione dell’assistito, aggiungendo valore critico alla sua difesa.
Il mio studio legale si impegna ad equiparare le scale della giustizia, fornendo agli assistiti un accesso immediato a una vasta rete di consulenti specializzati, assicurando che ogni aspetto del caso venga analizzato e valorizzato per costruire la difesa più robusta possibile.
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